Primošten, HR
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CHIESA DI S. ROCCO

Il cimitero originale degli abitanti di Primošten nei secoli XV e XVI si trovava sull’odierna piazza principale Rudina, e la piccola chiesa del cimitero, costruita per ospitare messe funebri e preghiere, fu costruita nel 1553 fuori dalle mura del villaggio e fu chiamata la chiesa di Nostra Signora della Misericordia. Nel 1680 fu ampliata e consacrata a S. Rocco al quale i fedeli fecero voto perché li avesse salvato dalla peste. Il collegamento tra la terraferma e l’isola avveniva tramite un ponte mobile, da cui Primošten ha preso il nome (pre – most – en; most – ponte), e successivamente quella parte fu rialzata e quindi collegata.

Chiesa di San Rocco è una chiesa rurale longitudinale ad una navata senza abside, orientata a nord-est, con campanile a vela e sacrestia aggiunta. Si trova all’interno di un parco arredato, quindi i cipressi e i profumi delle erbe mediterranee contribuiscono a creare l’atmosfera di un’oasi spirituale e fisica. Chiesa di S. Rocco è protetta come bene culturale della Repubblica di Croazia.

MONUMENTO A DON IVO ŠARIĆ

Durante la seconda guerra mondiale Primošten era sotto l’occupazione italiana. Sulla collina di Jelinjak la squadra partigiana di Primošten liquidò diciotto operatori telegrafici italiani, provocando una ritorsione. Il 16 novembre 1942, il villaggio fu bombardato. Il giorno prima del bombardamento, il brigadiere dei Carabinieri informò il sacerdote Don Grgo Roglić e il cappellano Don Ivo Šarić, che informarono la maggioranza dei cittadini di Primošten del possibile attacco. La gente si rifugiò nei campi e in chiesa. Parte della popolazione di Primošten, tra cui donne, bambini e anziani, quel giorno furono rinchiusi nel parco sotto la minaccia delle mitragliatrici, mentre gli uomini adulti furono portati a Pisak per essere fucilati. Il sacerdote Don Grgo Roglić e il cappellano Don Ivo Šarić pregò il generale italiano di lasciare andare il popolo e ci riuscirono. Il generale li liberò, ma chiese un riscatto per gli uomini. Alcuni finirono nel campo e diverse case furono date alle fiamme e distrutte. Grazie all’impegno del sacerdote e del cappellano si è evitata una tragedia molto più grande.

Nel 1991 gli abitanti di Primošten hanno eretto un monumento a Don Ivo Šarić in ricordo di quello sfortunato evento. Il monumento è opera dello scultore A. Guberina e si trova davanti alla chiesa di San Rocco.